Trasferimenti – Istanza di parte o perdita di ogni speranza.

Comunicato Stampa – Istanza di parte o perdita di ogni speranza.

S.U.M.: ISTANZE DI PARTE O PERDITA DI OGNI SPERANZA.
Il caldo caldissimo 15 Marzo 2024, è stata pubblicata la circolare per i trasferimenti a istanza di parte con carattere ordinario per l’anno 2024, che per la prima volta, ne disciplina le modalità in maniera trasversale fra le Categorie, omogenizzando ed equiparando, in parte, alcuni degli aspetti che fino all’anno 2023 differenziavano le tre Categorie: Ufficiali, Sottufficiali e Graduati.
Il risultato, segno di grandi cambiamenti, come rappresentato dal Dipartimento Impiego, e condito da interviste su radio Esercito e dai briefing vari propinati in ogni EDRC, ha ancora una volta, illuso e svilito le aspettative di tutto il personale, questa volta si, a prescindere dalla categoria di appartenenza.
La circolare continua a penalizzare il personale, che fa servizio in reparti localizzati al centro Nord per via del parametro della Forza Effettiva che notoriamente, e cronicamente, appare sperequato tra nord e sud. La “tagliola” dell’85% della forza effettiva annichilisce qualsiasi forma di valutazione oggettiva e meritocratica poiché andrà sempre a precludere la possibilità di un trasferimento ad istanza di parte a chi presta servizio negli Enti in carenza di organico e ciò in maniera trasversale a tutte le categorie. Sarebbe poi interessante capire perché il punteggio maturato per via dei c.d. trasferimenti d’autorità abbia una scadenza decennale a fronte di un complesso meccanismo di natura quantistica che può di fatto precludere la possibilità all’interessato di produrre istanza di parte per un periodo superiore alla già menzionata scadenza decennale. Per quanto poi attiene al sistema di calcolo in sé, beh appare più un “mortificatore” che un risolutore in quanto la misura dei punteggi adotta una metrica che va a favorire i micro-spostamenti rispetto a quelli a più ampia scala che, in funzione alla distribuzione geografica di provenienza della maggioranza del personale della F.A. che, notoriamente, pende paurosamente a sud (isole comprese).
Sebbene alcuni correttivi nei sistemi di attribuzione dei punteggi e calcolo siano stati recepiti su proposta di questo sindacato, sembra quasi che pervada un messaggio subliminale inquietante: il problema è irrisolvibile in quanto non possiamo riavvicinare tutti ai luoghi di provenienza e non è che ci sia poi molto interesse a farlo…..
In conclusione, l’impianto della circolare pone un fardello piuttosto articolato, contorto e oltremodo complesso di pesi e contrappesi che di fatto tradisce il mantra ormai stantio che ci viene propinato in calce ad ogni circolare analoga del “coniugare le esigenze di Forza Armata con le aspettative del personale”. Le aspettative del personale rimangono legate a congiunzioni astrali che prevedono anche l’allineamento dei pianeti piuttosto che ad un sistema meritocratico-funzionale che possa verosimilmente generare delle aspettative.
A proposito di aspettative, quante ne possono avere quelli sospesi dal servizio?
Ricordiamo che sebbene ci siano delle situazioni per le quali è oggettivamente giusta una forma di penalizzazione nei casi previsti dalla legge, questa sanzione disciplinare di stato non dovrebbe però assumere i connotati di un vero e proprio ergastolo amministrativo ostativo (un fine pena mai), dai contorni anche anticostituzionali che trova riflesso anche all’interno della legge sui sindacati militari (su questo aspetto stiamo approfondendo con i nostri esperti legali).
Dobbiamo però ammettere che in una cosa la circolare ha pienamente centrato un obbiettivo degno di nota: scontenta tutti a prescindere da grado, anzianità, specialità, status, gender e religione, assurgendo al non plus ultra della democraticità.
Quando ci eravamo pronunciati sulla base delle indiscrezioni iniziali avevamo assunto posizioni moderatamente favorevoli. Confermiamo che molte per non dire tutte le aspettative del personale militare sono state disattese.
Il Sindacato Unico dei Militari chiederà un incontro urgente col Signor Capo di Stato Maggiore dell’Esercito per discutere in maniera efficace e propositiva di tale delicata materia.
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