Comunicato Stampa -Il S.U.M. dice NO alla Specificità dei TUTTOFARE

Comunicato Stampa -Il S.U.M. dice NO alla Specificità dei TUTTOFARE

SERVIZIO: S.U.M. NO ALLA SPECIFICITÀ’ DEI TUTTOFARE. DAL DUPLICE USO SISTEMICO DI QUALCHE ANNO FA, ALLA CACCIA AL CINGHIALE IL PASSO È BREVE. IL S.U.M. CHIEDE CONFERME ALLO STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO SE CORRISPONDE A VERITÀ QUANTO RIPORTATO DA ALCUNE TESTATE GIORNALISTICHE CHE È INTENDIMENTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA IMPIEGARE REPARTI DELL’ESERCITO PER L’ABBATTIMENTO DI MIGLIAIA DI CINGHIALI PER CONTRASTARE L’EMERGENZA DELLA PESTE SUINA.
In occasione dell’incontro con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito di lunedì 9 ottobre (cioè domani) con le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra i Militari, , chiederemo al Generale di corpo d’Armata Pietro SERINO, se corrisponde a verità quanto riportato da alcune testate giornalistiche di un incontro al Ministero della Difesa, tra il titolare del Dicastero on. Guido CROSETTO, i sottosegretari Patrizio Giacomo La Pietra del MASAF (Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Ambientale e delle Foreste) e Marcello Gemmato del Ministero della Salute, i presidenti delle organizzazioni professioni agricole e di settore per discutere la situazione dell’emergenza relativa alla peste suina in Italia. La riunione si è svolta anche alla presenza, del ministro Lollobrigida e del commissario straordinario Caputo, in quanto nella fase di gestione del piano cinghiali hanno ipotizzato di impiegare anche l’Esercito. Già la settimana scorsa avevamo evidenziato la necessità di impiegare le unità dell’Esercito per compiti precipui delle Forze Armate, concordando con le preoccupazioni emerse in occasione dell’inizio della crisi russo-ucraina, del livello addestrativo delle nostre truppe a operare in ambiente war. Apprendiamo quindi con stupore che qualcuno possa ipotizzare di poter impiegare uomini e donne dell’Esercito per affiancare i cacciatori per abbattere migliaia di cinghiali. Peraltro, sarebbe interessante comprendere quale armamento costituirà la dotazione dei nostri soldati per poter combattere e abbattere questo inconsueto nemico, per non parlare poi dei rischi connessi con questo tipo di caccia, per eventuali incidenti tra i battitori e i cacciatori o il pericolo di attacchi da parte dell’animale ferito. Speriamo che in occasione dell’incontro questi dubbi vengano fugati.
Peraltro, pur consapevoli della non trasmissibilità del virus della peste suina africana all’uomo non nascondiamo le preoccupazioni per la salute dei nostri colleghi e delle nostre colleghe. Pertanto, diciamo no ad un impiego improprio di professionisti che hanno scelto di svolgere questa professione con ben altri obiettivi e alti ideali. Infine, vogliamo fare un’ultima riflessione, sul perché non impiegare per questo tipo di attività il personale del Corpo Forestale oggi transitato nell’Arma dei Carabinieri. Personale che conosce l’ambiente dove operare e la normativa sull’attività venatoria. Dopo quasi 2 anni di contratto scaduto e scarse probabilità di avere risorse adeguate nel prossimo, tutte le categorie rappresentate dal S.U.M., dichiarano di essere stanchi di essere considerati manovalanza a basso prezzo. PIÙ DIGNITÀ ALLA SPECIFICITÀ’! QUESTO SARÀ IL NOSTRO SLOGAN.
#CogitoErgoSum #aeronauticamilitare #marinamilitare #carabinieri #esercitoitaliano #GuardiadiFinanza @follower Guido Crosetto Giorgia Meloni Elisabetta Trenta Giuseppe Conte Elly Schlein Francesco Lollobrigida
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