Comunicato Stampa – Progressione di carriera dei Marescialli Nuovo Iter

Comunicato Stampa – Progressione di carriera dei Marescialli Nuovo Iter

Comunicato Stampa – Progressione di carriera dei Marescialli Nuovo Iter

LAVORO: Sindacato Unico dei Militari il numero dei posti messi a concorso con il bando di reclutamento di 28 ufficiali delle varie Armi dell’Esercito mortifica le legittime aspettative di progressione di carriera dei Marescialli Nuovo Iter e di tutte le categorie del personale militare che vi possono partecipare.
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Il S.U.M. ha scritto al I Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito chiedendo un incontro tecnico per chiarire alcuni aspetti che riguardano il concorso per il reclutamento degli ufficiali del Ruolo Speciale. Come noto, gli ufficiali dei ruoli speciali sono oggi reclutati tramite concorsi per titoli ed esami prevalentemente dal personale appartenente ai Volontari in Servizio Permanente, ai Sottufficiali appartenenti al Ruolo Sergenti e Marescialli, dagli Ufficiali di Complemento e dagli Ufficiali in ferma Prefissata. Concorsi Straordinari, con reclutamento aperto anche ai civili, vengono poi banditi per la ricerca di specifiche professionalità. Tuttavia, vogliamo ricordare che negli anni precedenti, la Forza Armata Esercito, aveva creato un percorso formativo per i Marescialli “nuovo iter”, che partiva dalla formazione del Comandante di plotone, continuava con la specializzazione per ricoprire incarichi di staff e vedeva nel concorso per ufficiali del ruolo speciale il naturale sbocco con personale peraltro dotato di adeguato titolo di studio. Oggi queste ampie aspettative sembrerebbero mortificate da alcune varianti apportate al bando di concorso per il reclutamento della già menzionata categoria di ufficiali nonché dalla tendenza a reclutare sempre più un numero esiguo di ufficiali dei RS. Nella lettera inviata anche alla Direzione Generale per il Personale Militare, sono state evidenziate alcune criticità segnalate dai nostri iscritti, che riguardano espressamente il bando di concorso quali:
− l’attribuzione di un punteggio incrementale spropositato nella prova scritta di lingua inglese
− la mancata possibilità di consultazione della banca dati per la prova di cultura generale, così come ancora attuato per il medesimo concorso dell’arma dei Carabinieri.
− maggiore trasparenza nell’attribuzione del punteggio relativo a “qualità militari e professionali o esperienze professionali documentate svolte presso Amministrazioni Pubbliche”. Infatti, si ritiene che la trasparente definizione dei parametri in base ai quali viene attribuito tale punteggio, potrebbe consentire a ogni candidato di calcolare/controllare la valutazione dei propri titoli di merito, anche ai fini della segnalazione di possibili errori o dati discordanti.
− per le prove fisiche la prova piegamenti sulle braccia rimane poco oggettiva,
Ma al di là delle criticità del bando segnalate, facilmente risolvibili, quello che emerge da quest’ultimo reclutamento è il dato preoccupante della diminuzione dei posti a concorso che sono solo 28 ufficiali a fronte, per esempio, dei 71 posti messi a concorso dalla Marina Militare. Peraltro, questa tendenza volta ad anemizzare la base di alimentazione del Ruolo Speciale delle varie Armi, ma si potrebbe generalizzare estendendo tale affermazione anche agli altri ruoli speciali della Forza Armata Esercito, trova riscontro in quanto statuito dal Decreto Legislativo 23 novembre 2023, n. 185 che nella rideterminazione dei volumi organici dell’Esercito ha visto incrementare solamente i numeri relativi ai Ruoli Normali mentre quelli del Ruolo Speciali sono diminuiti di 458 unità. Ricordiamo che su questo provvedimento nonostante lo avessimo chiesto da tanto tempo si sono espressi i rappresentanti COCER, chissà anche nella loro duplice veste.
Nel corso degli ultimi incontri tecnici con lo Stato Maggiore dell’Esercito, si era parlato di facilitazione della progressione di carriera interna di tutte le categorie del personale, ma non è riducendo i numeri che possiamo favorire tale progressione. Pertanto, chiediamo, come già a suo tempo preannunciato dal Generale Serino la convocazione di tavoli tecnici volti a chiarire e sanare tali criticità. Auspichiamo che il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito confermi tale volontà.
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