Comunicato Stampa – Valutazione ai fini dell’avanzamento

Comunicato Stampa – Valutazione ai fini dell’avanzamento

SERVIZIO: SINDACATO UNICO DEI MILITARI, PUBBLICHIAMO UNA LETTERA PERVENUTA DA UN UFFICIALE, ISCRITTO AL NOSTRO SINDACATO. SOLLEVA UN TEMA CHE TRATTEREMO TRASVERSALMENTE PER TUTTE LE CATEGORIE DEL PERSONALE MILITARE:LA VALUTAZIONE AI FINI DELL’AVANZAMENTO. SPIEGHIAMO CHE L’AVANZAMENTO NELLO S.P.A.D. (Servizio Permanente a Disposizione), riguarda quegli ufficiali che si trovano a tre anni dal limite d’età e sono già stati valutati per 3 volte dalla Commissione Superiore d’Avanzamento.
“Avevamo iniziato il nostro cammino gridando al mondo la nostra salda unione, vincolo indissolubile. Avevamo riposto in noi, che siamo entrati dal portone principale di Palazzo Ducale, il nostro futuro condiviso, i successi e le sconfitte professionali, le gioie e i dolori della vita. Una Acies, una sola schiera. L’aspettativa per tutti era quella di rimanere sempre noi stessi e prendersi cura gli uni degli altri, al di là della progressione di carriera, dissimile tra tutti. Ma, entrando in “media res”, ero, come altri, convinto, che una rete di protezione, a salvaguardare quell’ unica schiera, fosse atto dovuto, per chi aveva comunque sacrificato tempo e affetti per il proprio lavoro. Chi aveva avuto compiti di somma responsabilità per sé e per i propri dipendenti in Italia e all’estero, chi aveva cambiato tanti incarichi in nuovi luoghi e nuovi reparti, dovendo riarticolare ogni volta la propria formazione. Per essere pratici, immaginavamo una sorta di “paracadute” che desse a tutti la possibilità di essere promossi almeno Colonnelli in SPAD.. Purtroppo le vicende sono andate diversamente e ancora una volta ho potuto constatare che quell’ ex Una Acies è stata sgretolata forse da interessi e da incognite che ogni anno portano a vedere promossi in SPAD colleghi, pur bravi, che hanno optato per scelte di vita più comoda. Mi riferisco a chi ha preferito non uscire dal Raccordo di Roma, ma anche a chi non ha mai assolto all’obbligo di un comando di uomini e donne. Taluni come noi hanno avuto ricche e diversificate esperienze, talaltri hanno conosciuto la stessa sedia e lo stesso ufficio per 40 anni. Poi però ogni anno a novembre, la stessa circolare che elenca un numero x di Ten. Col. del RN e RS promossi. Evidentemente qualcosa non ha funzionato, ovvero forse era già tutto scritto. Una organizzazione che investe sulla formazione del proprio personale, con percorsi di laurea talora esclusivi, corsi di perfezionamento, master etc.. non abbandona i suoi “figli”, né quelli che forse hanno avuto il torto di ancorarsi ad un porto sicuro dopo tanto navigare, né quelli che hanno incontrato lungo la strada ostacoli talvolta travestiti dal superiore di turno. Quanti soldi “investiti”, senza frutto? Chiedere spiegazioni? A chi? Se nella commissione di avanzamento sono assisi coloro che di quell’ unica schiera fanno parte…..e della mia schiera fanno parte ancora? A tutto un giorno sarà data risposta, ma purtroppo quel giorno noi non saremo più nella schiera. E allora mi auguro che chi può fare qualcosa per cancellare questa “assurdità” lo faccia, perché i nostri giovani dei corsi bicentenari, possano vedere concretizzate le loro anche minime aspettative e un giorno gridare nuovamente “una Acies”!!!
P.S. Parlando di etica e di valori, tralascio ovviamente la non meno importante “questione” economica………
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